Pubblicazioni
Con le mani, la mente … e il cuore
Esperienze pratiche di terapia occupazionale
Editore: Edizioni del Baldo
Data di pubblicazione: 16/05/2009
Pagine: 111
Prezzo: 12 Euro
“ESSERE QUEL QUALCUNO CHE ACCOMPAGNA PUO’ ESSERE ARTE”
Presentazione del volume: “Con le mani, la mente …e il cuore”.
Sono molto riconoscente a Minetto per l’invito a presentare il suo libro. Di solito si dice “ sono felice di……”, ma ad essere sincera non sono proprio felice qui in questo momento, perché presentare un libro di Minetto non è facile, è un compito complesso e delicato. Se non conoscessi bene l’autore personalmente e fin dai primi anni della sua attività…forse avrei accettato più a cuor leggero o forse non avrei accettato.
Conosco Gianfrancesco da oltre trent’anni…lo ricordo ancora arrivare a Marzana su una vespa traballante, con l’aria confusa e dimessa..che talvolta conserva ancora…ma con grande apertura e disponibilità, sottolineate dal suo gesto abituale di allargare le mani, come per dire “sono qua..fatemi lavorare..se mi date fiducia, io ci provo”.
Ed io ci ho provato, subito, con sua grande sorpresa, forse, se ancora oggi a distanza di tanti anni mi ripete..”grazie a Lei..ho cominciato a fare questo lavoro”.
Anche il libro che presentiamo oggi ha l’aria un po’ dimessa…a prima vista,…
E’ quanto mai vero che è fatto di “mani, mente e cuore” come dice il titolo, ma dove il sottotitolo dice “esperienze di terapia occupazionale”, qui proprio non ci siamo…Il lettore crede di trovare una guida per la terapia occupazionale e si trova a fare i conti con la meta psicologia, un approccio psicodinamico, da psicoterapeuta che si mette in relazione con l’altro nelle situazioni più varie le più strane le più coinvolgenti le più pazze attraverso canali insondabili con modalità le più coinvolgenti le più complesse e strane e spesso piene di poesia da farne esperienze esistenziali uniche.
Per lui conta “l’incontro “. Parla di valutazione, termine tecnico che ha a che fare con la diagnosi, ma la sua “valutazione” è l’incontro per far si che l’altro si senta, si capisca, acceda alla gioia e proceda, da solo, quando questo è possibile. Non pone limiti all’incontro, forse in modo onnipotente qualche volta..ma ben consapevole che sotto alla onnipotenza cova la impotenza.
Parla a “cuore aperto”del panico che lo prende nella relazione in alcune situazioni ( v. con Tommaso in “ Come pinocchio…), trasmette l’angoscia trattenuta quando incontra Andrea e così la soddisfazione quando sfonda qualche muro…e sempre..gli occhi dei bambini ,dei ragazzi..che lo guardano, che ci guardano, seri, compassati o assenti, chiari che guardano il nulla, occhi che ci seguono e ci dicono grazie oppure..no..nulla: un bagaglio che ci accompagna.
Questo libro mi ha messa alla prova, mi ha impegnata a rivedere e ripensare tante cose, ma in fondo non mi stupisce, mi sarei stupita se avessi trovato un semplice manuale di terapia occupazionale.
Grazie Minetto per le emozioni che mi hai fatto rivivere facendomi ritrovare i tanti bambini e ragazzi che abbiamo seguito insieme, talvolta consapevoli del compito che affrontavamo, talvolta incoscienti, ma sempre con tanto cuore.
Buona fortuna a te e a questo gioiello di libro.
Silene Thiella.
Queste righe che Silene mi ha donato nel maggio di tre anni fa, presentando il mio libro qui alla Corte all’olmo, le ho ritrovate Venerdì 13 aprile quando sono andato a Santorso, per presentare il suo ultimo libro.
E’ stata l’ultima volta che ci siamo visti, la malattia se l’è portata via il 17 giugno.
E’ stato un bel regalo, che condivido con voi, ricordando la sua tenacia, creatività e generosità.